Ieri sera ad otto e mezzo alla trasmissione della Gruber c’era Massimo Cacciari che mi sembra l’unico che abbia idee chiare in Italia dato che concordo con lui quando a settembre faremo il bilancio di quanto è accaduto e cioè che se non moriremo di corona virus certamente verremo uccisi dalla burocrazia . Dopo il gioco delle tre carte del decreto rilancio formato solo da milioni di “carta perde” e pochissime “carta vince” , cioè pochissimi soldi andati a tutti indistintamente senza valutare le perdite reali specifiche per attività e per Regioni, verrà varato a breve il decreto anti burocrazia . Non è nel mio stile bocciare un progetto prima di averlo esaminato con i soliti occhiali a 360 gradi ma qui ci sta il fatto che è dagli anni settanta che si parla di sburocratizzazione del Paese , da quando cioè il virus della corruzione ha iniziato la sua curva di salita verticale . Lo stesso decreto rilancia Italia di Conte è stato il trionfo del “burocratese” : i finanziamenti affidati alle banche che , ovviamente, hanno fatto le consuete lunghe e selettive istruttorie come se la garanzia dello Stato non valesse nulla, la cassa integrazione pagata , al solito, con mesi e mesi di ritardi come se i lavoratori avessero risparmi con cui campare, i cavilli formali ecc. Faccio due esempi pratici : il bando Invitalia per un contributo per l’acquisto di materiale sanitario anticoronavirus e quello della Regione Lazio per il settore turistico. Il primo, dato l’importo limitatissimo,è stato una corsa a chi arrivava primo al traguardo ed il fondo si è esaurito in pochi millesimi di secondi dall’avvio della domanda, come una corsa automobilistica. Il secondo bando richiedeva un codice statistico CISE , sconosciuto a tutti e quindi a vantaggio dei pochissimi che ne erano a conoscenza o che ne erano stati informati. Lo stesso decreto nazionale Rilancio prevede contributi irrisori di poche migliaia di euro per le piccole e medie azienda in base per la perdita di fatturato del solo mese di aprile. 

 

Per meglio capire la nostra distanza di anni luce del Mondo Economico reale basta far riferimento all’altra Italia rappresentata dall’Alto Adige , praticamente un estero italiano, dove il contributo per le aziende locali è stato stabilito cinque volte superiore a quello stabilito del Decreto Conte e viene erogato senza formalità burocratiche entro un massimo fissato di trenta giorni dalla richiesta , con riserva di verifica a posteriori da parte della Regione . Lì le licenze edilizie si decidono nel giro di settimane , non esiste abusivismo edilizio e chi non ha il certificato di agibilità non può abitare la casa . L’evasione fiscale praticamente non esiste e la Guardia di Finanza , quando fa accertamenti, parte dal presupposto che l’indagato sia in regola e non viceversa. La Giustizia ha tempi di risposta notevolmente inferiori rispetto alle altre Regioni e per qualsiasi problematica amministrativa da risolvere basta una telefonata .

 

Crederò alla favola della sburocratizzazione solo se vedrò la nascita di una Sudtiroler Volkspartei da poter votare anche nelle altre parti dell’Italia.