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Economia-Lavoro: i dieci grandi vantaggi del corona virus

 I dieci grandi vantaggi del corona virus
Parlare dei danni che ha  fatto il covid-19 è certamente una cosa ovvia sia sul piano degli affetti , soprattutto per chi ha avuto malati e morti, sia sul piano economico  ma , ragionando sempre a 360 gradi, vediamone anche i benefici .
Il primo è che l’uomo ha scoperto di non essere onnipotente , il che , speriamo, lo faccia riflettere sui pericoli del mancato rispetto della Natura , dato che non esisterà cura o vaccino per l’ormai prossimo disastro ambientale . Ricordiamoci i profumi dell’aria che avevamo dimenticato e l’aver visto pesci nel mare che erano da tempo scomparsi .
Il secondo vantaggio è che ci ha fatto capire meglio i nostri amici  e conoscenti ed i nostri Governanti. Quando è tutto tranquillo, le persone appaiono infatti  come attori in maschera , nascondendo quello che sono veramente . E’ solo nel pericolo che si vede infatti quello che veramente sono per il modo di affrontare le difficoltà, con coraggio o vigliaccheria, per trovare le soluzioni , per adattarsi elasticamente alle situazioni , dote fondamentale dei nostri tempi per sopravvivere in un Mondo che cambia ogni giorno al contrario del passato.
Il  terzo vantaggio è che ci ha costretto ad un isolamento per pensare,  tipico dei sacerdoti buddisti, fermando la  nostra frenetica corsa nell’inventaci di tutto , anche le cose più inutili, pur di scappare dal riflettere. Il fare prima di pensare  è  un grande errore che  si va diffondendo in quest’Epoca moderna come un pericoloso virus che ci fa commettere danni irreparabili sia sul piano affettivo (vedi la crescita esponenziale delle separazioni) sia economico ( vedi oggi chi sta in crisi e chi no) .
Il quarto  vantaggio è stato quello di capire che l’esistenza di uno Stato sociale è più importante della stessa Democrazia . Il saggio Xi Jinping sostiene infatti il principio che vale la pena di sacrificare un po’ di libertà per essere meglio gestiti da una Dittatura illuminata ,che assicuri il rispetto di Regole eguali per tutti e impedisca  la loro interpretazione “ ad personam” . 
Il quinto vantaggio è di averci ricordato il principio del nostro grande Giacomo Leopardi e cioè che il dolore migliora l’uomo , richiamandolo a scoprire le cose veramente importanti della vita. Tra queste c’è l’amore per gli anziani che ci hanno dato la vita e che  spesso abbiamo considerato inutili, un peso invece di una risorsa di saggezza di breve durata .   
Il sesto vantaggio è la storica occasione di poter fare tutte quelle cose che da anni volevamo fare a casa ma rimandavamo sempre .
Il settimo vantaggio è di aver aperto la nostra mente all’innovazione , come lo smart working  che fa risparmiare tempo a vantaggio della produttività, contro l’inquinamento atmosferico ed evita incidenti d’auto che producono annualmente centinaio di migliaia di morti .
L’ottavo vantaggio è  la netta diminuzione della delinquenza per lockdown.
Il nono vantaggio è l’emersione del lavoro nero grazie alle agevolazioni statali rivolte solo ai lavoratori regolari. 
Il decimo e ultimo vantaggio è la speranza che la crisi economica che c’investirà inesorabilmente nei prossimi mesi ci costringerà ad una maggiore equità sociale . Oggi il nostro immenso debito pubblico pari a 2.450 miliardi di euro, che raggiungerà a breve il 155% del PIL, uno dei più grandi del Mondo,accumulato dalla corruzione crescente da molti decenni nel nostro Paese , a tutti i livelli, generatrice della fuga dei cervelli all’estero con rimanenza in Italia di una maggioranza di mediocri  e raccomandati , è  fronteggiato dal grande risparmio degli italiani ( 10.000 miliardi di euro) con un liquidità disponibile superiore  al debito pubblico, il che costituisce l’unico pilastro che impedisce alle società di rating internazionali di classificare i nostri  titoli come “spazzatura” . Questo significa che potremmo forse mantenere il nostro attuale livello di vita solo grazie all’Europa che certamente, volenti o nolenti , ci imporrà delle giuste garanzie che non venga più sperperato il nostro denaro pubblico come avvenuto finora . Diversamente , fuori dall’Europa , in mano ai Sovranisti potremmo da soli stampare moneta senza valore come i Paesi Sudamericani . A Cuba, ad esempio, circolano le valute estere ( euro e dollari in particolare) che hanno un potere d’acquisto diecine di volte superiore alla moneta locale ( “peso cubano”) che all’estero nessuno vuole.
 Tra essere molto critici con l’Europa ed in particolare contro quei Paesi europei che fondano la loro ricchezza sull’evasione fiscale a danno degli altri , il che è giusto da combattere, ed imitare irresponsabilmente la Gran Bretagna che ha sbattuto la porta all’Europa c’è una bella differenza , dato che non abbiamo la sterlina ma una lira  “quasi spazzatura” che , con un tale debito pubblico,  verrebbe di fatto rinominata “peso italiano” . 
Al di là delle dichiarazioni di convenienza politica, non esiste altra strada economica alternativa alla Patrimoniale per poter rialzare la testa  quando si arriverà a breve alla resa dei conti .
Il problema della Patrimoniale si o no  è lo stesso  del MES si e MES no : non è il nome che conta ma le modalità attuative di questi due strumenti finanziari  a cui si dovrebbe solo cambiare nome in PATRINAS ( cioè patrimoniale di rinascita) e SEM ( sostengo all’Europa malata) . La PATRINAS, “una tantum” ,come già si è spiegato in precedenti articoli, dovrebbe lasciare intoccati  gli immobili e i  redditi  su  cui si sono regolarmente pagati le tasse , ma colpire invece “una semper” la ricchezza derivante dall’abnorme evasione fiscale nota a tutti accedendo alle conversazioni telefoniche ( intercettazioni) , ai conti bancari e agli intestatari di comodo dei beni .Far gravare la PATRINAS sui soliti noti tartassati dal fisco genererebbe una catastrofica reazione  a catena. 
Ho la certezza sia che la nostra classe politica non lo farà mai per evidenti ragioni di convenienza personale sia che ne pagheremo tutti le conseguenze di diventare più cubani che greci  a meno che un Drago non ci salvi. 
 

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