Biagio Agnes ci ha insegnato che la democrazia è fondata sulla cultura , diversamente è una dittoburocrazia dei più furbi, spregiudicati e disonesti che domina il popolo .
Le trasmissioni tipo quelle di Berlusconi , seguite dalle successive gestioni RAI e dalla distruzione della scuola operata dalla sinistra aristocratica-buonista sono responsabili della totale decadenza del senso critico della gente a cui vengono propinati programmi di cretinerie ( giochi a premi ,i soliti ignoti, c'è posta per te ecc. ecc.fino alle 22 ) lasciando qualche spiraglio di luce solo nella notte , quando la gente che si alza alle 6 per lavorare deve dormire.
Ieri hanno fatto su RAI 1 la vita di Giorgio Ambrosoli , un quasi replay di quello che aveva fatto La Sette , che da solo ha combattuto contro il potere della quasi totalità politica , Andreotti in testa che osava dire di lui : se l'è cercata! .Ad Ambrosoli , al suo amico della G. di F. Silvio Novembre , a Paolo Baffi , esempio ed amico di mio padre, e Mario Sarcinelli , i vertici della Banca d'Italia non è mai stata ad oggi conferita alcuna medaglia d'oro al valor civile.
La gente ora , post guerra , ha dimenticato cosa era il male e cosa il bene . Questa è l'era dei "beceri" e dei "presunti salvatori della Patria" fatti salvi solo il Papa , il Presidente della Repubblica e pochi altri .
In questa logica economico-politica è maturata la mia convinzione del "sano fallimento " sul Paese Italia pronosticato agli inizi del secolo . Dopo il Male c'è il Bene , dopo il Medioevo ( attuale) c'è il Rinascimento .I cinque stelle , in declino per inesperienza ma non per idee, ed ora le frizzanti sardine che tentano di non finire in padella , con la loro giusta voglia di normalità, sono i prodomi di quello che accadrà .
Speriamo. Perchè diversamente , scappati all'estero oramai i nostri cervelli , i nostri rimasti "ciechi mentali" , a destra come a sinistra, ci porteranno ad una realtà pari al Sud America o Malta o , ancor peggio , al Medio Oriente che vive una realtà di mille e più anni fa .
Cominciamo con lo sciopero dei facili applausi dai falsi profeti e la "rieducazione " in un Buon Natale di meditazione critica con studio dei grandi esempi della Storia invece che di frenesia consumistica dei regali .
Quest'anno ho lanciato per Natale uno slogan: meno consumismo e più creatività . Ho quindi invitato gli amici a farmi regali poco costosi e "fuori le righe" o , meglio, fatti a mano da loro. Una provocazione per vedere se è ancora rimasto in Italia la creatività che i nostri avi avevano e che l'hanno esportata in tutto il Mondo. I risultati sono all'esame . Io per primo ho scelto di regalare agli amici cose fatte da me basate sulla raccolta informatica di ricordi comuni. Una mini chiavetta usb che contiene tanti anni di vita!
E' questo il mio pensiero sul Natale .