Caro Presidente,
personaggio del mio libro “accadde nel lontano 2015” , scritto dieci anni prima del tuo “avvento” nel Mondo politico per salvarlo . All’inizio della tua “apparizione” ti scrissi che il tuo unico punto debole era di appartenere ad un partito di brontosauri presuntuosi che godeva a farsi male da soli e ti suggerii di formare un nuovo partito , un po’ come hanno poi fatto i 5 Stelle azzeccando il solo slogan acchiappa voti dell’onestà . Dopo il tuo successo ammisi pubblicamente di essermi sbagliato per aver pronosticato come malattia grave il tuo presunto difetto d’origine . Mi è triste constatare oggi che purtroppo invece avevo ragione e questo conferma un’altra mia teoria e cioè che non siamo maturi per una democrazia che abbia come fine il bene comune e non l’interesse personale . Oramai la nostra generazione dovrà rassegnarsi a convivere con una stabile instabilità che , in alternativa alla guerra civile, altro non può fare che indurci a salvare i nostri figli facendoli scappare in Mondi più civili.
Nel mio piccolo , anche io da manager d’imprese, ho sbattuto la porta tante volte senza mai accettare compromessi mortificanti e ne sono fiero e ringrazio la mia famiglia che non ha mai contestato le mie scelte contro l’ opportunismo.
Un’ultima considerazione: non so se ci sarà una giustizia divina comunque credo in quella terrena . C’è solo da aspettare che venga ma è certo che verrà e, data la tua età, la potrai vedere .
Non scordare comunque mai che il 40% sano del Paese è con te e quindi , comunque , sei il fondatore del partito più forte d’Italia .
Un abbraccio
Andrea Schiavo
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