Il socio Bigot ci segnala una pubblicazione turistica annuale dell'Amministrazione Balneare di Grado ove è straordinario scoprire come già nel 1914 i nostri saggi amministratori dell'Imperial Regio pensassero al modo di raggranellare qualche corona nei tempi di scarsa propensione pubblica a finanziare il turismo (immaginiamo che nell'estate 1914 i pensieri dell'Imperatore fossero diretti a ben altre regioni del suo vasto Impero). Si era così inventata la tassa sulla musica, che molte similitudini ha sulla cosiddetta tassa di soggiorno di cui molto si vocifera nel nostro Paese di questi tempi. Resta da scoprire se veramente allora la tassa andava a finanziare il turismo...
Allora come oggi ci si chiede: dove finiranno i soldi dell'attuale denominata tassa di soggiorno ?
Noi che la gestiamo , assieme a mille altre incombenze ( segnalazione alla Polizia, statistiche Istat ecc.) aggiungiamo : chi mette questi balzelli sa quanto costa gestirli ? O se ne frega, tanto pagano gli altri, i “sudditi” della casta ?
Ma attenzione, il popolo storicamente ha poi anche fatto le rivoluzioni con le ghigliottine…
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