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Politica: Renzi e i buchi neri

In fisica i buchi neri sono delle entità ove scompare la materia e la stessa luce. In economia gli sprechi di risorse sono paragonabili a buchi neri, cioè la scomparsa di ricchezza creata dal Paese finita in attività improduttive se non dannose . Se i soldi delle tasse , ad esempio, non vengono utilizzati per creare attività produttive o servizi , allora la nostra fatica per creare un valore aggiunto che contribuisca ad aumentare il PIL nazionale, scompare in un buco nero . In Italia la nostra classe politica degli ultimi decenni ha rappresentato un esempio di buco nero che ha triturato i nostri sacrifici finiti nel nulla , con opere incomplete , costate fino a cento volte il loro valore effettivo , spesso del tutto inutili che oltretutto hanno deprezzato il nostro patrimonio naturale e la qualità della nostra vita. Questo è accaduto perché chi ci ha governato negli ultimi decenni non solo non ha fatto gli interessi di tutti ma solo i propri ma è stato anche incapace, per mancanza di un buon senso e lungimiranza sia pur ai minimi livelli, di gestire da “buon padre di famiglia” le poche risorse rimaste dopo gli sprechi. Il problema è risolvibile ? No , lo abbiamo scritto e detto mille volte, almeno fino a quando non verrà nel nostro Paese un Putin capace di asfaltare i nostri buchi neri .Fino ad allora continueranno ad agire gli stessi amministratori che hanno minato la nostra economia con bombe ad alto potenziale, quali i cosiddetti “derivati” . Questo prodotto , sconosciuto fino a poco tempo fa di cui solo ora qualcuno ne parla ma non tutti lo capiscono ancora, equivale ad aver chiesto prestiti a strozzini che praticano un interesse del 100% al mese . Praticamente i nostri debiti si moltiplicano per 1200 volte all’anno. Il trucco legale è rappresentato dal fatto che l’interesse non è prefissato ma è legato a parametri di eventi futuri, con la probabilità teorica che il tasso sia non solo altissimo ma anche molto basso. Sta di fatto che il calcolo è così complesso e segreto che nessuno ci capisce nulla e la probabilità di fregatura in tale gioco d’azzardo è del 99,9 % . Denunciare è poi è impossibile perché questo tasso da “strozzini” ce lo praticano le stesse banche che ci collocano i nostri titoli di Stato ove si alternano al comando gli stessi uomini di potere che contano in Italia. Se i nostri “strozzini” si arrabbiano potrebbero far fallire l’Italia così come quando si sono voluti sbarazzare di Berlusconi facendo salire lo spread a 574 punti. Come siamo finiti in questa trappola che ci costerà, gufi o non gufi, tanti miliardi di euro da minare qualsiasi speranza di ripresa vera e non pubblicitaria? Semplice , i nostri governanti , senza soldi per gli sprechi incontrollati generati e/o ereditati, dovevano tappare i buchi neri della giornata e lo hanno fatto accettando le voragini future che emergeranno a carico delle nostre future generazioni. Il nostro dramma è però che non solo i nostri politici hanno ragionato che è “meglio un uovo oggi che una gallina domani” , tanto domani il potere o meglio la “patata bollente” sarà passato ad altri ma anche i nostri presunti migliori tecnici , quelli premiati “ a priori” con “titoli” e sedie da “senatori a vita” che si sono rivelati degli onesti incapaci .D’altronde è noto: chi sa fa e chi non sa insegni. Perché ? Perché questi “scienziati” hanno quadruplicato le tasse generando una pericolosissima “deflazione” e distruggendo settori economici trainanti del nostro sviluppo nazionale, quale quello edile. Hanno poi prolungato l’età pensionabile facendo balzare alle stelle la disoccupazione . La situazione era critica , stavamo ad un passo dal baratro? Premesso che l’Italia sta da sempre e di regola ad un passo dal baratro e lo spread era “gonfiato ad arte” , ma il grave è stato che tale immane raccolta di denaro non è stata fatta “una tantum” ma “una semper” . E dove sono finiti i soldi ? Non per rilanciare l’economia ma le malefatte del Monte dei Paschi e a mantenere inalterati i privilegi dei“potenti” , politici e burocrati di Stato. Sono finiti a turare i “buchi neri”. Mi viene da sorridere o,meglio, da piangere , come la Fornero, quando si evoca il pericolo di un dittatura “renziana” che vuole smantellare i mille centri di potere ed egoismo che , conti alla mano, hanno fatto fallire il Paese temporaneamente “galleggiante” grazie alla BCE di Draghi (che compra i titoli di Stato) e alla una congiuntura favorevole (petrolio a basso prezzo e euro svalutato ), fattori che non dureranno in eterno. Noi non siamo una democrazia ma un’anarchia di presunti furbi che scavano ogni giorno “buchi neri” pronti a far sparire tutti i valori che gli capitano a tiro. Riuscirà Renzi ad asfaltare non solo Berlusconi e i brontosauri del suo partito ma anche i nostri “buchi neri”? E’ questa la vera e unica partita da vincere per salvare il Paese.

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