Tante le cose che stanno andando avanti, tanti i progetti che si realizzano.
E siccome il rumore di fondo delle polemiche e delle notizie negative copre sempre le buone notizie, parto da queste ultime.
È legge il JobsAct. E forse non tutti credevano che ce l'avremmo fatta. In nove mesi, nove, un provvedimento così importante è stato discusso, analizzato, sviscerato. E finalmente approvato dalle Camere. In un anno le persone che lavorano sono aumentate di circa 122.000 unità. Ma per recuperare il milione di posti di lavoro che è stato perso da chi ci ha preceduto occorre fare di più. E più veloce.
È legge il rientro dei capitali dall'estero. Chi mi sopporta da anni ricorda quante volte avevo promesso - durante le primarie del 2012, soprattutto - che questo sarebbe stato atto fondamentale di un nostro eventuale governo. Possiamo dirlo, siamo quelli che mantengono le promesse: e vedrete che il rientro dei capitali sarà molto più consistente di quello che è stato per adesso ipotizzato.
La legge di stabilità è stata approvata alla Camera. Adesso siamo al Senato: una riduzione di tasse per 18 miliardi di euro e il maggiore stanziamento per il sociale e per la scuola.
Passo in avanti sulle crisi aziendali. Abbiamo contribuito a chiudere diverse crisi aziendali, dalla Ast di Terni fino alla Lucchini di Piombino, dall'Eni di Gela fino alla Ferriera di Trieste. Qui un video di YouDem che racconta ciò che stiamo facendo in questo settore.
Continua il mio viaggio in Italia. Crisi di consenso o no, uova o non uova, fumogeni o non fumogeni: io non mi fermo. Da Parma fino a Reggio Calabria, da Catania fino ad Avellino. È impressionante come questo Paese sia ricco. Ricco sì, ma non solo di soldi, anche se non dobbiamo dimenticare che siamo il Paese con il risparmio privato più alto d'Europa. Ma soprattutto di idee, di passione, di sogni, di progetti. Il Paese col più grande potenziale al mondo, secondo me. Figuratevi se ci fermano dieci contestatori o lanciatori di uova.
Lo spread è sceso sotto i 120. Continua a scendere lo spread, ma essendo buona notizia, non va oltre i trafiletti. Solo per ricordare: eravamo a 200 nove mesi fa. Duecento.
Abbiamo vinto le Regionali. Certo, la discussione si è incentrata sull'astensione in Emilia Romagna dove pure ha vinto Bonaccini del PD. Ma resta il fatto che in nove mesi il PD ha riconquistato Sardegna con Pigliaru, Piemonte con Chiamparino, Abruzzo con D'Alfonso e Calabria con Oliverio. Può dunque far sorridere che qualcuno abbia preso spunto da questi risultati per fare polemica interna e chiedere il congresso anticipato del PD. Ma questo è il momento di lavorare, non di raccogliere provocazioni. Del resto non è trascorso un anno da quando eravamo qui, l'8 dicembre 2013.
Abbiamo accelerato su riforma elettorale e costituzionale. Ci siamo dati come scadenza il 31 gennaio per la seconda lettura. Chi vuole ritardare sappia che in ballo non c'è solo una riforma, ma la credibilità della classe politica. E mai accetterei che i frenatori blocchino il cambiamento, costi quello che costi.
Per chi se le fosse perse segnalo due interviste: una su repubblica 4 e quella televisiva a Bersaglio mobile 5
Roma. Quello che emerge dalle indagini in queste ore fa letteralmente schifo. Un sistema di potere corrotto, denari ai politici e non solo ai politici. Vale, come sempre, la presunzione di innocenza, per tutti. Ma vale anche l'auspicio che si faccia presto a fare i processi. Perché abbiamo il diritto di sapere chi ha rubato.
Mi spiace che qualcuno tenti, di far passare il messaggio che sono tutti uguali. Per me no: in Italia ci sono migliaia di persone per bene che ci rendono orgogliosi di essere italiani. Lottare contro la corruzione è una priorità del mio Governo, come dimostra il fatto che siamo stati noi a far partire il lavoro dell'Autorità Anti Corruzione di Raffaele Cantone (a proposito: non l'ha scritto nessuno, ma proprio in queste ore è stato commissariato il Mose di Venezia). Ma anche per questo credo che vada respinto con forza il tentativo di mettere tutti sullo stesso piano, come è stato fatto ingiustamente contro un galantuomo come Giuliano Poletti: prendere una tangente non è la stessa cosa che fare una foto a cena. Se passa questo vince chi dice che sono tutti uguali.
E io dico che non sono tutti uguali. Io dico che chi ruba deve essere giudicato e messo dentro, poche ciance. Nessuna scorciatoia, nessun buonismo, nessun compromesso.
Sono un garantista, puro e proprio per questo dico: ben vengano le indagini. Perché diciamo la verità: se ci raccontiamo che l'Italia è uno dei paesi con il più alto tasso di corruzione in Europa, poi non ci dobbiamo sorprendere quando si scoperchia il malaffare.
Ben vengano gli scandali, dunque. Sì, avete letto bene: oportet ut scandala eveniant dicevano i romani (gli antichi romani, ma vale anche per i contemporanei). Più vengono fuori questi scandali, dall'Expo al Mose fino a Roma, più sarà chiaro che questa è la volta buona in cui non si fanno sconti a nessuno. Nessun giudizio anticipato, ma nessuno sconto: questo è l'impegno del PD.
E sia chiaro un messaggio: la città di Roma è la capitale di questo Paese. Non consentiremo - insieme al Sindaco e a tutti i cittadini onesti - che sia accostata a fenomeni squallidi come corruzione e disonestà.
Pensierino della sera: Un anno fa moriva Nelson Mandela. Me lo ricordo quando gli portai il fiorino d'oro di Firenze. Qui scrissi le mie impressioni. Oggi mi porto nel cuore quella sua frase: il nostro giocare in piccolo non serve al mondo.
Un sorriso,
Matteo
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