Spettabile
BANCA D’ITALIA
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Spettabile
Direzione Provinciale I di ROMA - Ufficio Territoriale ROMA 2
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e p.c.
dott. Matteo Renzi Presidente del Consiglio
matteo@governo.it
Oggetto: diffida per il pagamento del credito d’ imposta sui redditi 2010 Unico 20111 ...................
Il sottoscritto i.................., e residente a Roma...................., in qualità di figlio e unico erede della Sig.ra ..........................e deceduta a Roma il 31/10/2010,....................
Premesso che:
• in data 22/09/2011 il sottoscritto presentava telematicamente al n.................la dichiarazione Unico 2011 per l’anno d’imposta 2010 in qualità di unico erede della Signora .......... (successione n....... vol.........del 13/12/2010 e dichiarazione integrativa di successione n.515 vol...........del ...........);
• dalla dichiarazione emergeva un credito Irpef richiesto a rimborso di € 1.654,00, che detratto dei debiti per addizionali comunali e regionali per € 315,00, ammonta ad € 1.339,00;
• a seguito di una telefonata al numero verde 848800444 tasto 3 in cui ha risposto l’operatore ................., veniva consigliato all’erede di inviare una raccomandata all’Agenzia delle Entrate di Roma 2 sollecitando il rimborso e indicando il nuovo numero del conto corrente ...............(l’Iban risultava infatti ancora quello del c/c chiuso intestato a................) nonché di effettuare al contempo il cambiamento del c/c on line sul cassetto fiscale;
• il cambio nel cassetto fiscale è stato effettuato il 06/06/2013 mentre la raccomandata AR richiesta di cui sopra è stata inviata in data 07/06/2013;
• in data 06/03/2014 è stato chiamato numero verde 848800444 tasto 3 a cui ha risposto l’operatore ..................che ha riferito che il credito è stato convalidato ma che ci sarebbero stati altre 4 o 5 mesi per per l’emissione del rimborso;
• in data 05/08/2014, sempre a seguito di una nuova telefonata al numero verde fiscale 848800444 tasto 3 a cui ha risposto l’operatore ................., si è venuto a conoscenza che, al contrario di quanto comunicato in data 06/03/2014, era già stato emesso dalla Banca d’Italia in data 25/02/2014 un vaglia n...............di € 1.365,78 a nome non però dell’erede, come risultate da comunicazione raccomandata e dal cassetto fiscale, ma a nome della defunta .............oltretutto all’indirizzo sbagliato di Via ............ Il predetto vaglia di rimborso fiscale, di cui nessuno ad oggi ha avuto alcun tipo di comunicazione, scadrà il 25/08/2014 se non si incasserà tornerà indietro all’Agenzia delle Entrate.
Tutto ciò premesso
Nell’esprimere la massima deplorazione per l’ennesimo comportamento di scorrettezza procedurale e informativa degli Organi preposti a tale dovuto rimborso, con la presente Vi diffido
di effettuare il pagamento a me intestato come erede entro e non oltre i termini di Legge e Vi informo che in mancanza del rispetto dei suddetti termini presenterò denunzia ai Carabinieri affinchè indagano se il disservizio abbia origini occasionali o risponda ad una logica sistematica ripetitiva di scoraggiare i legittimi creditori dello Stato,oltre a pretendere per via giudiziaria il pagamento di quanto dovuto,gravato di interessi , mora e rimborso spese legali.
Diffonderò poi immediatamente in via preliminare la presente e.mail su Internet al fine di sondare la rete se ci sono stati simili disservizi anche ad altri contribuenti e quindi di favorire l’indagine che chiederò di effettuare ai Carabinieri.
La presente viene inviata anche al Presidente del Consiglio sulla base dell’invito ricevuto con la sua ultima News di segnalare disservizi burocratici, ed anche per renderlo edotto su quanto accade ripetutamente, quasi di norma, e appare in netta contrapposizione con il suo programma di impostare un “fisco amico” per recuperare un rapporto oramai deteriorato con i contribuenti. Al riguardo faccio presente in aggiunta che con il predetto Ufficio delle Imposte è in corso una vertenza per la sua pretesa di tassare anche un’area di corte asservita ad un’immobile A7 oggetto di uno scambio immobiliare, vertenza in cui sono stati coinvolti in solido il notaio e due membri della mia famiglia . Si ritiene che dette azioni rappresentino quantomeno un “eccesso di potere” in dispregio di qualsivoglia regola comportamentale e fiscale , con caratteristiche di “persecuzione burocratica” aventi finalità da chiarire da parte delle competenti Autorità.
Distinti saluti
Roma, 05 agosto 2014
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