Sono reduce da circa 15 giorni persi per un accertamento dell’ufficio imposte relativo ad un indebito pagamento richiesto per un’area di corte in una compravendita immobiliare. Per i non addetti ai lavori spiego che l’area di corte è quella porzione di terreno la cui rendita è attribuita al fabbricato di cui fa parte come pertinenza e aggiungo che, nel caso di persone fisiche, il valore di riferimento per le compravendite immobiliari è pari alla rendita catastale. Orbene , nell’atto notarile in oggetto tra due persone fisiche, il valore di riferimento , trattandosi di scambio  immobiliare, è stato scelto superiore a quello catastale. L’ufficio imposte , non accontentandosi di questo pagamento aggiuntivo rispetto al dovuto, ha per contro richiesto in solido al notaio, e ai due contraenti , un “pizzo bianco” di 500 €  tassando l’area di corte , il che è un evidente richiesta fuori legge dato che detta tassazione è inclusa in quella del fabbricato che , come detto, era stata calcolata superiore a quanto dovuto fiscalmente. Un sopruso , uno dei tanti che subiscono quotidianamente i cittadini italiani vessati dalle tasse e penalizzati dai servizi.
Se fosse capitato ad un inesperto, questi certamente , facendo i conti sul costo di un professionista e quanto da pagare avrebbe optato di pagare senza reagire considerandolo uno delle tante ingiustizie che lo Stato impone ai suoi sudditi per finanziare i suoi sprechi .
Dato che il sottoscritto è esperto e “intignoso” (o meglio “accanito persecutore della burocrazia” ), ho perso i suddetti 15 giorni superando difficoltà e trappole burocratiche d’ogni genere , inenarrabili, per capire come e dove fare il ricorso , a causa di uno scritto in un italiano incomprensibile e farraginoso, sotto il ricatto che ogni errore avrebbe comportato la perdita del ricorso. Pur con la mia esperienza , se non avessi avuto l’aiuto di un mio amico commercialista non sarei comunque potuto venirne a capo . Ho tra l’altro scoperto che la pretesa era  di ottenere il pagamento di 3 volte il “pizzo bianco” e cioè 1.500 € avendo richiesto il pagamento indipendentemente ai tre soggetti che hanno fatto , date le diverse date di notifica, tre distinti ricorsi pagando oltretutto 90 €  a fondo perduto di diritti di segreteria (da conteggiare oltre alla multa e agli interessi) .
In televisione e sui giornali ogni giorno si assiste a notizie di fiumi di denaro in nero che finiscono nelle tasche degli uomini di potere e che alimentano quell’evasione fiscale miliardaria delinquenziale (ben distinta da quella di sopravvivenza) che è il “Mose” per gli investimenti esteri nel nostro Paese che sono crollati del 60% negli ultimi 5 anni .
In questo quadro apocalittico, a cui solo la magistratura,grazie alle intercettazioni telefoniche, riesce a mettere un minimo di freno,  i nostri burocrati servi del potere non sanno far altro che investire il proprio tempo continuando a perseguitare ingiustamente i sudditi più indifesi (non certo il sottoscritto). Fortunatamente esistono le leggi dell’economia che , come quelle della natura, sono più forti dell’arroganza del potere. Come l’effetto serra  e i terremoti spazzano via le cattive costruzioni, quelle fatte senza cemento e senza permessi, così la disoccupazione e povertà crescente dei sudditi, unita alla fuga dei cervelli e mancanza d’investimenti stranieri , rappresenterà una valanga che seppellirà i corrotti  facendo nascere una nuova giovane generazione (nel 2025!) di cui Renzi è solo un profeta .