Io credo che la cosa migliore per spiegare la situazione disastrosa del Paese illustrata di continuo e a gran voce dal Presidente della Confindustria Squinzi non sia quella di fare discorsi macroeconomici comprensibili solo agli addetti ai lavori ma di raccontare , più terra terra, situazioni reali , partendo da piccoli problemi irrisolti che qualsivoglia italiano si trova quotidianamente ad affrontare . Immaginare che questi ripetitivi ostacoli alla normalità riguardino solo alcuni , imprenditori in prima fila , ma non tutti è una pia illusione dato che a breve se ne accorgeranno anche i superburocrati , i politici, i pensionati d’oro e i manager pubblici bonificati , indipendentemente dai risultati ottenuti, con importi che darebbero lavoro facendo campare dignitosamente generazioni di lavoratori disoccupati e alla fame. L’evasione fiscale, salvando la sola categoria da sopravvivenza di chi dichiara tutto regolarmente ma dimostra di non avere i soldi per pagare, è certamente da combattere violentemente ma nella consapevolezza che non è la causa ma l’effetto della nostra crisi. E’ una metastasi di un male incurabile che risiede altrove (tasse tra le più alte del Mondo e totale sbilancio con la contropartita dei servizi).
L’asino (cioè chi produce il cosiddetto valore aggiunto del Paese per pagare il debito “sovrano”) è moribondo da anni e le cure dei teorici banchieri e ricercatori bocconiani non solo non l’hanno curato ma anzi l’hanno ridotto in coma . Per pagare una spesa pubblica crescente di pari passo con la crescente pressione fiscale e nonostante il vantaggio del calo dello “spread” più che dimezzato non si capisce perchè , l’ultima prossima spiaggia , dato che il reddito delle famiglie scompare in proporzione con l’aumento delle tasse, sarà una pesante patrimoniale, aggiuntiva alla rinominata tassa sulla casa (che è un prelievo forzoso su investimenti fatti con soldi già tassati) e un contestuale tracollo dei già scadenti servizi pubblici che ricevono gli italiani . In pratica avverrà un esproprio antidemocratico attuato dai padroni a carico e non a favore del popolo , cioè dell’asino e dei lavoratori che producono. Compiuto , prossimamente, quest’ultimo delitto, morto l’asino e resi disoccupati tutti i lavoratori che lo accudivano, i superburocrati,i politici, i pensionati d’oro e i managers pubblici capiranno che non ci sono più soldi da rubare alla gente sia perché emigrata (vedi i giovani) sia perché si opporrà in piazza come avvenuto nei Paesi arabi e in Ucraina. Una prospettiva questa che solo per licenza poetica è stata immaginata lontana nel libro “Accadde nel lontano 2025”.
La certificazione di morte dell’asino, sospesa in attesa di un risveglio miracoloso alla “Lazzaro” operato dal bravo medico della mutua Renzi, è l’ultima occasione . Renzi ha a suo favore le energie, le idee e gli appoggi giusti ma i suoi molti nemici sostenitore dello “status quo” sono inossidabili e prima che finisca la battaglia , c’è l’alta probabilità che l’asino sarà morto. Lo dice ogni giorno l’autorevole Squinzi che aggiunge "dateci un'Italia normale e vi faremo vedere cosa sappiamo fare".
La “quadra” , per dirla alla fiorentina ? E’ il fallimento, sperando che sia “sano”nel senso che tutti indistintamente dovranno andare a casa , in carcere o diventare latitanti ,come preconizzato da Grillo che solo allora avrà ragione di dirlo.Si aprirà una nuova era con volti nuovi e probabile caos fino all’arrivo di un “Messia” che non sarà comunque Grillo e il suo popolo "sfascista".
In ogni caso , grazie Matteo , quantomeno per aver portato sull’attuale medioevale scena politica , un vento di efficienza ,normalità e volti giovani . Grazie per averci ridato la speranza sulla scomparsa dei preistorici comunisti e fascisti da collocare nei Musei, fuori dal parlamento, a futura memoria di quello che non solo non va fatto ma neppure pensato.. Tifiamo per te anche se rappresenti poteri forti , come ha detto Grillo, perché i forti sono pericolosi ma non fanno paura come gli idioti responsabili dell’attuale “casino Italia” .
Renzi , Grillo e l’asino in coma.
Io credo che la cosa migliore per spiegare la situazione disastrosa del Paese illustrata di continuo e a gran voce dal Presidente della Confindustria Squinzi non sia quella di fare discorsi macroeconomici comprensibili solo agli addetti ai lavori ma di raccontare , più terra terra, situazioni reali , partendo da piccoli problemi irrisolti che qualsivoglia italiano si trova quotidianamente ad affrontare . Immaginare che questi ripetitivi ostacoli alla normalità riguardino solo alcuni , imprenditori in prima fila , ma non tutti è una pia illusione dato che a breve se ne accorgeranno anche i superburocrati , i politici, i pensionati d’oro e i manager pubblici bonificati , indipendentemente dai risultati ottenuti, con importi che darebbero lavoro facendo campare dignitosamente generazioni di lavoratori disoccupati e alla fame. L’evasione fiscale ,sia pur da sopravvivenza, è certamente da combattere violentemente ma nella consapevolezza che non è la causa ma l’effetto della nostra crisi. E’ una metastasi di un male incurabile che risiede altrove .
L’asino (cioè chi produce il cosiddetto valore aggiunto del Paese per pagare il debito “sovrano”) è moribondo da anni e le cure dei teorici banchieri e ricercatori bocconiani non solo non l’hanno curato ma anzi l’hanno ridotto in coma . Per pagare una spesa pubblica crescente di pari passo con la crescente pressione fiscale tassazione (!!) e nonostante il vantaggio del calo dello “spread” (!!) , l’ultima prossima spiaggia , dato che il reddito delle famiglie scompare in proporzione con l’aumento delle tasse, sarà una pesante patrimoniale, aggiuntiva alla rinominata tassa sulla casa (che è un prelievo forzoso su investimenti fatti con soldi già tassati) e un contestuale tracollo dei già scadenti servizi pubblici che ricevono gli italiani . In pratica avverrà un esproprio antidemocratico attuato dai padroni a carico e non a favore del popolo , cioè dell’asino che produce. Compiuto , prossimamente, quest’ultimo delitto, morto l’asino, i superburocrati,i politici, i pensionati d’oro e i managers pubblici capiranno che non ci sono più soldi da rubare alla gente sia perché emigrata (vedi i giovani) sia perché si opporrà in piazza come avvenuto nei Paesi arabi e in Ucraina. Una prospettiva questa che solo per licenza poetica è stata immaginata lontana nel libro “Accadde nel lontano 2025”.
La certificazione di morte dell’asino, sospesa in attesa di un risveglio miracoloso alla “Lazzaro” operato dal bravo medico della mutua Renzi, è l’ultima occasione . Renzi ha a suo favore le energie, le idee e gli appoggi giusti ma i suoi molti nemici sostenitore dello “status quo” sono inossidabili e prima che finisca la battaglia , c’è l’alta probabilità che l’asino sarà morto. Lo dice ogni giorno l’autorevole Squinzi.
La “quadra” , per dirla alla fiorentina ? E’ il fallimento, sperando che sia “sano”nel senso che tutti indistintamente dovranno andare a casa , in carcere o diventare latitanti ,come preconizzato da Grillo .Si aprirà una nuova era con volti nuovi e probabile caos fino all’arrivo di un “Messia” .
In ogni caso , grazie Matteo , quantomeno per aver portato sull’attuale medioevale scena politica , un vento di efficienza ,normalità e volti giovani . Grazie per averci ridato la speranza sulla scomparsa dei preistorici comunisti e fascisti. Tifiamo per te anche se rappresenti poteri forti , come ha detto Grillo, perché i forti sono pericolosi ma non fanno paura come gli idioti responsabili dell’attuale “casino Italia” .
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