Gli oltre 300 morti di emigranti in questo triste inizio di ottobre 2013 presso le coste di Lampedusa hanno destato commozione in tutt’Italia se non in tutto il Mondo civile. Al dolore vero degli eroi che li hanno soccorsi è seguito quello di personalità politiche che si sono messi a sentenziare in prima fila , senza il pudore del silenzio . C’è chi ha accusato la controparte politica di aver fatto una legge contro l’immigrazione , chi ha parlato per ore illustrando cosa c’era da fare per prevenire queste stragi. Nessuno ha avuto il buon senso di fare un “mea culpa” per non aver fatto nulla per prevenire queste stragi dato che tutti sappiamo che la soluzione è europea dato che i confini marini non sono solo nostri ma d’Europa.
Papa Francesco , nella sua visita a Lampedusa non ha voluto con sé alcun politico perché nel dolore non c’è spazio per gli show pubblicitari .
Invito pertanto i nostri becchini di Stato a :
1. prendere atto che questa morte di ottobre è dovuta ad imperizia dei migranti che hanno appiccato un incendio a bordo per farsi soccorrere mentre sarebbe bastato di disporre dei semplici ed economici razzi di segnalazione, con gravissima colpa degli scafisti ;
2. smetterla di parlare e di recarsi invece a Bruxelles facendosi promotori di provvedimenti pubblici per creare dei Centri di accoglienza comunitari degni di Paesi civili;
3.non so se sia previsto dalla religione islamica ma penso che chi ha parlato e poi non ha fatto nulla meriti il taglio della lingua.
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