La Legge non è uguale per tutti
Credo che chi ha visto ieri sera in TV la trasmissione delle Jene su Canale Italia1 , seppur oramai schifato da questa vergognosa gestione della “Cosa Pubblica” , salvo rare eccezioni , che dura da troppi anni , sia rimasto senza parole ancora una volta dall’apprendere che , nonostante gli scandali emersi nel 2012 , tuttora i nostri governanti godono di privilegi in contrasto con il concetto di eguaglianza stabilito dalla Costituzione . E chi subisce questi soprusi ha paura di denunciarli in quanto , a suo dire, la reazione dei “potenti” avrebbe effetti devastanti su di loro e le loro famiglie.
In pratica tutti sanno , sindacalisti intervistati compresi , che hanno occupato importanti seggi al Senato, che l’80% dei cosiddetti “portaborse” hanno emolumenti in nero di circa 800 €/mese facenti parte di quei famosi discussi “rimborsi spese” dei Parlamentari di oltre 4000 € (oltre ai lauti stipendi) di cui non c’è obbligo di rendiconto . Ricorderemo cosa che uscito fuori da un’indagine della Finanza sui rendiconti delle Regioni(dove sono riusciti ad accedere) sull’onda della reazione della gente perseguitata dal Fisco e stremata dalla crisi economica.
Nella sostanza , nessuno , né di destra né di sinistra , ha dichiarato di sapere qualcosa in merito ed un codiddetto “questore parlamentare” , l’unico al quale si è riuscito a strappare qualche commento, ha candidamente detto che la materia non è regolamentata e la soglia del Parlamento non può essere varcata né dall’INPS né dall’ufficio Imposte . Quindi quello che si fa dentro il Parlamento non può essere ispezionato da alcun potere dello Stato .Il Parlamento di autocontrolla e la Corte dei Conti sta a guardare lanciando ogni anno denuncie sulla corruzione che finiscono nel nulla.
In parole povere : la caccia all’evasione contributiva e fiscale riguarda solo i normali cittadini , i cosiddetti “sudditi” , che se assumono in nero o se non documentano in modo fiscalmente regolare (non con i semplici scontrini e rispettando scrupolosamente le competenze ) possono essere oggetto di denunce e multe salate se non addirittura dell’arresto. Se poi restano senza lavoro , dato che non ci sono per loro poltrone di lusso di consolazione da parlamentare europeo e neppure posti di lavoro per i loro figli, tutti occupati dai nipoti della “casta” , si possono dare liberamente fuoco sulla pubblica piazza. Lo Stato esprime il suo cordoglio , partecipa ai funerali e finisce lì.
La conclusione più benevola è che “la Legge non è eguale per tutti” .
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