E’ sempre più comune leggere sui giornali dei successi imprenditoriali e manageriali delle donne. D’altronde anche tra i giovani all’Università si vede l’emersione delle donne di fronte a ragazzi coetanei che arrancano. Lo stesso per i concorsi .
L’avanzata delle donne quindi riguarda soprattutto il Mondo privato , dove i risultati contano più dei giochi di potere . Qualche mese fa , ad esempio, ho letto un articolo “le signore del vino” che celebrava l’enologia tricolore che si affida alle grandi donne : Anna e Valentina Abbona con la storica etichetta “Marchesi di Barolo” ; Valentina Argiolas con l’omonima azienda ;Camilla Lunelli della affermate cantine “Ferrari” ; Francesca Planeta con l’omonima azienda ; Josè Rallo manager della cantina “Donnafugata”; Tiziana Frescobaldi della “Marchesi De Frescobaldi”; Bianca Aschero con l’omonima azienda ; Elisabetta Geppetti fondatrice di “Le pupille” . Quindi donne, territorio e vino e con questa formula la Sicilia in particolare ha vissuto una rinascita, il che è ancor più significativo in quanto gli alcoolici sono un prodotto consumato in maggioranza da uomini. Chissà se di questo passo assisteremo alla riconquista anche della cucina d’alta classe da parte del gentil sesso ! In Italia le donne conducono 290.000 imprese agricole , ovvero il 28% del totale (30% considerando le sole vitivinicole). La percentuale è più alta al Sud : 44% Mezzogiorno, 32% al Nord , 24% al Centro . Il 50% sono laureate e il 30% diplomate .
Ma l’avanzata delle donne non si ferma all’industria . Le “quote rosa” sono state una bandiera politica della “sinistra” che poi è stata raccolta e sviluppata oltre misura dalla “destra berlusconiana”. Ma in questo campo bisogna chiedersi quanto è dettato da opportunità elettorale e quanto da riconoscimento vero dei diritti delle donne . E di fatto nei posti di comando pubblici del nostro Paese la maggioranza cambia, nel senso che gli uomini restano saldamente seduti sulle loro poltrone , supportati però da team a crescente presenza femminile. Ben diversa la situazione è all’estero , guardando i Paesi più evoluti (Germania, Inghilterra, Paesi Scandinavi, Islanda , USA ecc.) , dove le donne non solo hanno ottenuto il loro giusto spazio ma hanno anche occupato le posizioni di massimo potere politico.
Nei Paesi orientali poi da sempre le donne comandano e la maggioranza degli uomini sono inetti , fumano e si ubriacano,, con poche eccezioni.
D’altronde da sempre il CRL sostiene che l’unica forma di razzismo comprensibile è quello intellettivo e non certo quello legato al sesso o al colore della pelle .In definitiva non ci sarà da meravigliarsi se nel prossimo futuro saranno gli uomini a rivendicare una parità di diritti !
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