Non sono certo qui a difendere la presunta evasione fiscale di questi ultimi sulla base della mia esperienza di essere stato per tanti anni prima un lavoratore dipendente super pagato con tante imposte versate allo Stato e poi un lavoratore autonomo . Intervengo solo perché , di conseguenza, conosco bene e direttamente queste due realtà , avendo oltretutto operato non in un solo settore produttivo ma in diversi .
La prima considerazione che faccio è che le frasi “io pago le tasse ed è giusto che le paghino tutti “ e “non pagare le tasse è immorale” non le condivido . La frase corretta per me dovrebbe invece essere “ chi intasca le tasse non deve sprecare i soldi pubblici e deve dare le contropartite a chi le versa “ perché le tasse non sono un fondo perduto versato per mantenere una”casta” ( una pletora di politici che si sono sostituiti , in nome della democrazia, alle famiglie reali di un tempo ) ma per migliorare la qualità della vita di tutti . Soffrire pertanto in due (lavoratore dipendente e autonomo) non significa risolvere il problema di fondo che è quello di sapere dove vanno a finire i soldi dati allo Stato, ma significa solo essere felici che anche l’altro viene “derubato” dallo Stato (mal comune mezzo gaudio) . Immorale poi è lo Stato che , in base ai quotidiani report giornalistici e televisivi , si dimostra in grado solo di praticare tagli a tutti (servizi ancora minori di quelli scadenti normalmente offerti) invece di combattere gli sprechi (che sono tutt’altra cosa e che , anzi, aumenterebbero i servizi a pari spesa ). Questa immoralità dipende dal fatto che chi decide non è competente o non è in buona fede e quindi non si comporta da “buon padre di famiglia” come richiesto dal Codice Civile per chi amministra le società. Un test elementare di competenza per chi sta al potere è chiedere se conosce almeno la differenza tra budget economico e finanziario e tra tagli e sprechi . Parliamo dell’ A, B, C sia ben chiaro ma io credo che potremmo egualmente scoprire diversi asini , seduti in comode poltrone invece che in stalle , che non sanno neppure questo .
Io non sono per soffrire in coppia ma sono per pagare tutti le tasse in misura direttamente proporzionale con la qualità della vita offertaci dal fornitore Stato , cioè con gli Ospedali che funzionino , con una Burocrazia che non sia una inutile palla al piede , con un’occupazione lavorativa per i migliori e non per i raccomandati, con uno spazio per la ricerca , una Giustizia che sia rapida e che diventi sostanziale e non il trionfo della forma e quindi dell’ingiustizia , con la condanna per chi decide opere pubbliche inutili o incompiute o acquisti per fini personali , con manager non strapagati con liquidazioni d’oro dopo aver fatto poco o nulla se non danni alle aziende e al Paese . ecc. ecc. Ben venga , in tale ottica, la fine del concetto dei redditi “presunti” sanciti dagli studi di settori , strumento stupido sostituito dai metodi d’indagine sul “livello di vita “ delle persone che devono essere adeguati al reddito o al Patrimonio .
Un’avvertenza però : l’indagine sul “livello di vita” riguardi tutti : politici e cittadini , senza eccezioni !
Un’ultima considerazione : perché i lavoratori dipendenti (quelli che godono a soffrire in due invece di tentare di godere in coppia ) non si mettono a fare gli autonomi , liberi anch’essi di evadere , a loro dire, a prezzo però di dover affrontare una realtà di mercato , come quella italiana, che è la più difficile e scorretta del Mondo , proprio perché alterata da una Burocrazia ossessiva e da una totale incertezza di regole frutto di una politica irrazionale e non programmatica ?
Il fisco che vorrei , e che attualmente non esiste in Italia, è quello che restituisca in termini di qualità della vita la maggioranza dei soldi che tutti dovrebbero versare sulla base del “redditometro” . Un’utopia ? Allora rassegniamoci senza cadere nella trappola di contesa tra categorie che fa gioco solo a chi è il vero Immorale Evasore .
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