Io credo che se i nostri politici , cioè quelle persone super pagate con il grave compito di decidere il futuro del Paese e quindi determinare la qualità della nostra vita , non siano molto a conoscenza della differenza tra sprechi e tagli . Faccio un esempio : se un cliente chiede ad una banca un mutuo di 100.000 € per poter far fronte ai propri impegni finanziari indispensabili e la banca gliene concede solo il 50% , il taglio non è un fatto positivo e di maggior cautela ma un fatto negativo (spreco) . Ed infatti se il cliente non riuscirà a far fronte a tutti i propri impegni rischierà di fallire a danno suo e della banca . Facciamo un altro esempio : non è detto che pagare poco un bene sia un fatto positivo perché il risparmio deve essere correlato alla qualità dell’acquisto, quindi risparmiare può significare che non si è acquistata una cosa buona ma fallata o poco durevole e quindi che si è sprecato denaro se l’intenzione era di fare un buon acquisto .
Gli sprechi visibili sono poi i macchinari e attrezzature pubbliche giacenti imballate e inutilizzate nei piani cantinati , le opere inutili , il personale incapace impiegato solo per clientelismo , i superstipendi pagati ai managers che hanno rovinato le aziende . I tagli invece alla ricerca , la mortificazione dei cervelli , la sottoccupazione di persone valide ma non adeguatamente “presentate” , questi sono i veri sprechi che sono errori a carico di tutti i cittadini .
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