Qualche giorno fa abbiamo sentito la “lezione di cultura” che il famoso architetto Massimiliano Fuksas ha impartito al popolo nella nota trasmissione televisiva “Annozero” commentando la vittoria degli avversari politici della sua sinistra . L’oggetto era l’ignoranza di coloro che avevano idee diverse dalle sue e la prova addotta era la non conoscenza delle massime antichi saggi(es. Cicerone) o potenti condottieri (es. Giulio Cesare) romani . Insomma dei personaggi che sono protagonisti nel nostro libro “accadde nel lontano 2025” .
E’ noto che noi del circolo culturale a ruota libera , normalissimi cittadini con modeste lauree pertinenti alla nostra attività , senza pretese di paragone con gli Dei bensì solo di candidarci ad un ruolo di attenti e indipendenti osservatori dei fatti , sosteniamo da sempre che i nostri politici (tutti indistintamente e non solo quelli di destra) non conoscano la lingua italiana . D’altronde basta leggere i loro messaggi elettorali in cui , ad esempio, si nota una totale ignoranza dell’uso dei verbi congiuntivi e condizionale in particolare , sostituiti all’inglese dal presente . Ma una cosa è pretendere da parte nostra che ci rappresenta nel Mondo sappia quantomeno parlare correttamente e senza eccessivi accenti dialettali, altro è invece tuonare e disprezzare i nostri rappresentanti oltretutto di una sola parte politica perché non conoscono Plutarco! E poi, colmo dei colmi o giustizia divina che sia , con pena dantesca impartita dall’Alto ai “superbi” e ai “saccenti” , le affermazioni del predetto Fuksas erano sbagliate mentre quelle del politico da lui condannato per ignoranza erano giuste! Certamente una tale figuraccia il famoso architetto , che si crede portatore del “verbo” se la poteva risparmiare! E’ la caduta degli Dei !
Ma d’altronde il personaggio fa null’altro che esprimersi con la stessa aria di “sufficienza” che diversi rappresentanti del defunto partito comunista ostentano da sempre , parlando a gente che , secondo loro, non capisce nulla , creandosi attorno un clima di antipatia che è esploso nelle ultime elezioni , soprattutto perché inserito in un contesto di arroganza nella gestione del potere (occupazione di tutte le cariche nonostante il precedente pareggio elettorale ) e degli uomini (vedi caso del generale Speciale) condita poi con una mancanza di risultati (i problemi del Paese si sono aggravati invece che risolti) .
La nostra critica , sia ben chiaro, non significa un elogio del Centro Destra che giudicheremo severamente dai risultati, ma un invito ai perdenti a scendere dal piedistallo affinchè sussista sempre nel nostro paese un bilanciamento di forze democratiche in confronto costruttivo , senza che alcuna parte si creda “
la Cultura
” e consideri gli altri “l’Ignoranza” . Ammesso poi per assurdo che quest’idea fosse giusta , allora dovrebbe rientrare nell’eleganza delle cose che si possono pensare ma non certo dire e comunque non nella forma prescelta dallo sconfessato architetto . Oltretutto perchè l’Italia ha bisogno , nell’immediato, di fatti e di mani sudate per uscire dal tunnel in cui si trova da almeno un decennio e non della conoscenza della Filosofia .
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