Il mese scorso , avendo la mia azienda usufruito di agevolazioni contributive per il lavoro dei giovani ,il neo diplomato assunto e il cosiddetto “tutor” a lui assegnato per legge , hanno dovuto partecipare ad un corso di apprendistato. Praticamente è durato circa una diecina di giorni con un costo di 800 € + IVA che fa in parte perdere le cosiddette agevolazioni. Diciamo subito che sono stati dei giorni persi perché il livello del corso è stato quello della scuola elementare , dato che l’unico messaggio che interessava ai docenti di lanciare (oltre all’intascare i soldi) era quello che “i giovani vanno capiti” .
Dal punto di vista di chi opera in prima linea , sul difficile campo del lavoro in Italia , asfissiato da regole e Leggi assurde che non hanno eguali nel Mondo, il problema è che oggi assumere un giovane significa investire una gran quantità di tempo e denaro per sopperire alle note carenze della scuola e dell’Università che elargiscono titoli a semi analfabeti , che non sanno scrivere neppure una lettera in italiano . Praticamente tutta la formazione si scarica sulle imprese e da questo punto di vista è anzi meglio assumere un giovane senza titoli di studio e senza grandi pretese che un diplomato o laureato .
Il fatto è che i nostri giovani hanno come riferimento da un lato dei genitori che hanno sudato per una vita intera per dare un livello di vita accettabile alla famiglia e dall’altro una classe politica che ha insegnato loro a ribaltare tutte le regole dell’economia e della logica , dimostrando come si può guadagnare senza fare sacrifici , senza lavorare e soprattutto senza ottenere risultati . Vanno pertanto capite le scelte dei nostri giovani di optare per il divertimento fine a sè stesso, nel “pretendere” senza “dare” e nel loro rifiuto di sacrifici.
Il problema di scontro di mentalità si acuisce nelle scuole in cui la mentalità di taluni insegnanti normali, che ora si chiamano “vecchio stampo” ( mentre i “bidelli” sono stati promosso ad “operatori scolastici “) , viene mortificata dall‘impotenza nel poter punire il “ bullismo “ dilagante che ha raggiunto un livello tale da essere persino notato dai “permissivisti “ , favoriti dalla maggioranza della classe politica che , non accontentandosi dei guai prodotti in economia , ha pensato bene di distruggere anche la scuola e quindi la cultura . Questi insegnati “non moderni “ che pretendono addirittura che a scuola si studi e ci si comporti in modo educato , vanno certamente puniti ed è per questo che i nostri giovani li costringono ad andare a piedi a scuola . In che senso ? Semplice , dissuadendoli dall’usare la loro macchina che o gli viene regolarmente sfregiata con un chiodo o gli vengono bucate le gomme .
Quelli del corso di aggiornamento , cioè quelli degli 800 € + IVA , hanno ragione : i giovani vanno capiti ! Ma alle persone normali , quelli all’antica, quelli che vogliono lavorare e vogliono insegnare e che vengono etichettati come “reazionari” chi li capisce ?
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