L’abbinamento tra due settori così diversi non è casuale perché entrambi (politica e pubblicità) hanno oramai un comune fattore di insuccesso derivante dal fastidio che provocano nella maggioranza di chi li segue o che è costretto ad ascoltarli , sia per la loro distanza dalle esigenze del Paese sia per la convinzione che i loro costi siano assolutamente sproporzionati ai risultati pratici-informativi che tali due settori ottengono .
Un alto esponente politico , in un attimo di lucidità, ha detto che occorre voltare pagina spiegando alla gente il motivo vero di certe decisioni ,anche se impopolari , invece di raccontare palesi bugie . Analogamente , nel caso della pubblicità, molti esperti di comunicazione hanno al contempo capito che la pubblicità non deve più essere invadente , ossessiva , oscena , stupida , basata su doppi sensi di scarso gusto , menzoniera , ma deve fornire informazioni serie sui prodotti pubblicizzati in modo discreto , serio e al contempo divertente .
Certamente , parlando di chiarezza e trasparenza, sappiamo che certe verità non si possono dire al 100% ma , secondo noi, anche questo potrà essere capito dalla gente purchè non la si prenda più in giro ., dopo che con Abbiamo assistito ieri alla squallida seduta al Senato sul caso Vice Ministro dell’economia e Guardia di Finanza : basta con le bugie! Gli italiani hanno recentemente scoperto che i conti correnti dimenticati dai risparmiatori ,i cui fondi sono finora stati incamerati dalle banche ,hanno un peso maggiore di una finanziaria : basta con privilegi ingiustificati , permessi dalla politica! Basta con l’incompetenza di super esperti dell’economia che prima perseguitano in modo indistinti gli italiani onesti dagli evasori e poi si ritrovano tesoretti che non sanno a chi dare . Basta con l’arroganza di un potere che assomiglia ogni giorno di più ad una dittatura che ad una democrazia. L’unica differenza tra i due regimi è il numero dei dittatori : nel nostro caso non ce ne sta solo uno ma un’intera numerosa “razza padrona” o “ casta “ .
Basta , riferendoci alla pubblicità , alle centinaia di telefonate che riceviamo a casa e sul lavoro in violazione della privacy ! Paghiamo poi il canone TV e vogliamo vederci i programmi senza interruzioni che durano quasi come i programmi ! Un tempo si vedeva il Carosello televisivo come spettacolo di piacere mentre ora ci si deve salvare dall’invadenza pubblicitaria con lo zapping , saltando ad un canale all’altro .
Politica e pubblicità , due dei tanti settori moribondi di questo Paese che hanno in comune il fastidio che generano nella gente . Per salvarsi , data la loro oramai cronica inconsistenza, non c’è che un rimedio : che ci facciano almeno ridere!
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