Premetto che non sono un medico ma ho solo intervistato alcuni amici medici per capire cosa stesse accadendo nella sanità , dato che si legge ogni giorno di errori umani che portano alla morte dei pazienti , fenomeno in crescendo negli ultimi anni . La malasanità del Mezzogiorno (Sicilia in testa) è un fenomeno noto da tempo e legato alle carriere politiche che non sempre rispondono a criteri di professionalità . Anche la richiesta di integrazione economica “in nero” per prestazioni ospedaliere è un fenomeno , almeno in base a quello che si sente dire, diffuso nel Mezzogiorno , fenomeno che però si sta ora diffondendo anche al Nord (vedi medico milanese gambizzato e finito agli arresti per tali tipi di richieste) . Ed allora ci chiediamo : perché tanti e diffusi errori anche al Centro Nord ?
La risposta è venuta unanime dei medici da me intervistati , sia pur diversi per estrazione e città : la sanità in Italia è diventato anch’esso , come tutte le attività di questo nostro Paese, un Organismo burocratico che eroga carte e timbri piuttosto che prestazioni . Da un lato , con l’aumento dell’età media e dell’immigrazione , le prestazioni sanitarie richieste sono aumentate in modo esponenziale mentre dall’altro il personale diretto che dovrebbe erogare tali prestazioni (medici e infermieri) si è ridotto a vantaggio di un netto incremento degli amministrativi , quelli cioè incaricati di riempire moduli , talvolta derivanti da contratti di lavori socialmente utili (ma aziendalmente inutili) . La riduzione degli operativi è da mettere in relazione ai deficit cronici dei bilanci sanitari (Roma in primo piano ) che non possono pagare persone particolarmente qualificate che per questo scelgono la strada privata o la “mezza strada” e cioè quella di farsi integrare dai clienti della sanità pubblica le loro prestazioni . Un’altra soluzione dei cosiddetti medici bravi è quella di emigrare , copiando la soluzione degli scienziati di altre discipline , soluzione che conosco direttamente in quanto adottata anche da alcuni miei parenti che , stanchi della burocrazia e degli “sgambetti politici” , sono andati negli USA ove hanno riscosso un grande successo . Sempre la stessa musica , anche nella sanità.
Da questa analisi emerge ancora una volta che il nostro Paese va sempre nella direzione sbagliata , privilegiando i ruoli burocratici e l’occupazione di quantità invece che di qualità. Si privilegia il numero di voti invece che la loro provenienza . E viene la tristezza quando illustri economisti , emulando i prestigiatori , dopo alcuni mesi dall’aver promosso provvedimenti teorici e onerosi per tutti i cittadini , affermino che ora l’emergenze è passata e si può cominciare a parlare di riduzione di imposte . C’è forse paura per l’avvicinarsi di una scadenza elettorale ? Ma quando capiranno , questi presunti scienziati dell’economia che un’azienda , così come un Paese , si ristruttura agendo sulla produttività , sui costi e ricavi e non sulla cosiddetta finanza superficiale , quella dei giochi di prestigio ?
Le liberalizzazioni “giocattolo” e tante altre iniziative demagogiche similari possono essere uno spot pubblicitario ma se continuerà la dittatura degli indiretti ( i controllori non sempre corretti) sui diretti (quelli che creano il valore aggiunto) i conti non torneranno mai .
Per far capire la differenza tra teoria senza senso e pratica del buon senso racconto una storiella. Un mio conoscente , un semplicione di origini molto umili e senza cultura , ha raccontato di un suo viaggio extraeuropeo in cui si è premunito di un pacchetto di un dollaro di carta e di un sacchetto di un euro a moneta . Ogni qualvolta dava per mancia un dollaro di carta riceveva grandi dimostrazioni di riconoscenza mentre ogni qualvolta dava una moneta da un euro (del valore più che doppio di un dollaro ! ) riceveva mugugni . Di economia il predetto buontempone non capisce nulla ma forse capisce meno di lui chi ,declassando l’estetica di un euro rappresentato da una monetina da quattro soldi e non vigilando nel passaggio alla moneta unica , ha contribuito al raddoppio dei prezzi .
Forse se chiedessimo il parere all’ignorante semplicione sulla soluzione dei problemi anche della sanità potremmo trovarne soluzione e vedere uno spiraglio di luce per il futuro !
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