Ci sono persone che vivono nella confusione e che creano confusione. Basta osservare la loro casa o il loro studio, pieno di carte accatastate.
Spesso il disordine, espressione di caos interiore, è un incapacità di prevedere e programmare, oppure una mancanza di disciplina o ancora un rancore verso la vita che l’individuo sta vivendo.
In non pochi casi la confusione viene anche utilizzata per fini pratici. Prima di tutto per attirare l’attenzione verso di se, come il marito che lascia le cose in giro, che dimentica gli impegni e costringe sua moglie a seguirlo o a provvedere al suo posto.
A volte il disordine serve per acquistare potere; e il caso più evidente è quello del dirigente a cui non va mai bene nulla che terrorizza i dipendenti, che non sanno mai cosa aspettarsi.
Il disordine altre volte diventa un modo per evitare seccature, avendo ogni volta un perfetto alibi per arrivare tardi agli appuntamenti, per affossare un progetto senza dare spiegazioni….
Infine il disordine può diventare l’arma dello stupido rispetto l’intelligente. Lo stupido pensa in modo disordinato, si contraddice fino a produrre il caos nella mente dell’ascoltatore. La persona intelligente si logora nel tentativo di trovare una logica alle sue insensatezze e queste conclusioni sul disordine rispondono a tale logica intelligente .
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