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Varie: Il futuro dei consulenti aziendali italiani

Di seguito esprimiamo il nostro punto di vista su quelle che saranno le  future aree di successo dei consulenti aziendali italiani .
1.Informatizzazione delle aziende . Una corretta organizzazione  informatica  ,ottenuta sia attraverso dei corsi ad hoc  per il personale sia attraverso una modernizzazione  degli strumenti  informatici ,consente infatti  di :
ridurre i tempi di lavoro del personale (miglioramento della produttività) ;
ridurre al minimo il numero di persone necessarie all’azienda (riduzione delle funzioni) ; 
aumentare i controlli  per evitare gli errori amministrativi e fiscali che hanno un costo spesso non trascurabile; 
migliorare l’immagine aziendale : un’azienda  con strumenti operativi obsoleti  è sinonimo  di  una mentalità  chiusa all’innovazione , giudizio negativo che  permane , anzi si accresce, se  il contesto immobiliare  in cui l’azienda lavora è prestigioso e di rappresentanza (significa che l’imprenditore/professionista  è più attento alla forma che non alla sostanza ) ;
esaltare le capacità  del management  che ha a disposizione , grazie ad una moderna informatizzazione ,  maggiori  dati con maggiore rapidità  e quindi  una base  più adeguata e sicura  per assumere le sue decisioni  strategiche; 
Le aziende guardano troppo ai risparmi fiscali  mentre dovrebbero essere più sensibili  all’organizzazione di cui l’informatica sono oramai le fondamenta  . In più ,  l’informatica è diventata  anche un veicolo di straordinario sviluppo  per  l’immagine , fenomeno che sta riscrivendo le regole  del marketing.
2.internazionalizzazione delle aziende .
L’unico strumento efficace contro l’evasione fiscale  è la riduzione delle tasse . Ed infatti la riduzione  comporta la non convenienza a ricorrere ad artifizi comunque costosi , oltre che rischiosi . Comunque , qualunque sia  la politica in merito , certamente la globalizzazione  porta gli imprenditori a vedere che esistono Paesi dove  le attività produttive e intellettive sono tassate al 50% rispetto a Paesi arretrati come il nostro , percentuale di risparmio che aumenta ancor più considerando i costi  impropri per gli appesantimenti burocratici ossessivi  che permangono nel nostro Paese nonostante i tentativi di  rimuoverli . Ed allora si comprende come l’internazionalizzazione  delle aziende con la conoscenza delle lingue , del diritto e del fisco estero , siano  argomenti che  il futuro  consulente aziendale di livello non può trascurare  . Sia ben chiaro , non parliamo di attività estere fittizie o illegali volte ma a  lecite scelte di libera  collocazione imprenditoriale per conseguire un  risparmio fiscale.
3.management a tempo
La grande maggioranza degli imprenditori  ha il problema della successione  perché non ha figli in grado di continuare l’attività di famiglia . I giovani di oggi , oramai tutti gli analisti e psicologi ne sono convinti, non hanno la grinta della precedente generazione , sono figli del benessere in una realtà  medioevale  del “chi vuol essere lieto sia , del doman non c’è certezza”. Gli stessi giovani rampanti  tipicamente statunitensi stanno commettendo tanti di quegli errori che  le aziende stanno rispolverando  i vecchi manager  in pensione .  Questi giovani neocapitani d’industria , ricevuta l’azienda dal padre , interessati a mantenere i loro privilegi , per  istinto di sopravvivenza  si  porranno il problema  , se ne avranno le possibilità,  di assumersi il loro bravo vecchietto (si fa per dire) esperto  che , grazie alle sue capacità manageriali ,  gli  continuerà a permettere  una “ bella vita , lavorando poco “   . E chi non se lo potrà permettere ?  Sarà costretto a ricorrere ad un  più economico management a tempo,se non altro per non dover superliquidare il “vecchietto “ , nella speranza che maturino le professionalità interne all’azienda. Chiariamo però che il  management è un altro mestiere , totalmente diverso da quello del consulente sia per mentalità (decisionale) sia per impegno ( lavoro a tempo pieno e determinato solo per un cliente ). Consigliare  da parte di un consulente ad un cliente  un manager a tempo   sbagliato  , perché casomai preso da  un’agenzia  e non  personalmente conosciuto ,  è  un errore che  il bravo futuro professionista non potrà commettere . E i consulenti d’affari  ? Anche loro fanno un altro mestiere : gestire un affare  è tutt’altra cosa che  progettarlo  e consigliarlo .

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