E’ di oggi , 23/6/06, un articolo sul Sole 24 Ore che i nuovi indici degli studi di settore hanno rilevanza a partire dal 2004 . In pratica la coerenza fiscale dei bilanci delle aziende di due anni fa viene giudicata in base a criteri stabiliti ora , due anni dopo .
Non è la prima volta che in Italia assistiamo a queste furberie fiscali da “ carta vince e carta perde“e quindi non ce ne meravigliamo . D’altronde è questo il motivo per cui gli imprenditori più attenti e nelle condizioni di farlo , prendono la residenza fiscale all’estero ma non in Paesi a bassa tassazione, per evitare di essere perseguitati , ma in quelli delle Comunità Europea , a tassazione certa e trasparente , con contropartita di servizi veri .
Quello che ci dà fastidio , in questo caso come in tanti altri che si rilevano nel nostro Paese , sono le prese in giro , cioè le ramanzine moralistiche di alta cariche dello Stato che accusano i contribuenti di asocialità e irresponsabilità nei confronti del Fisco .
Il rapporto tra “guardie e ladri” a cui viene assimilato quello tra “Fisco e contribuente” è giusto ma la precisazione da farsi è che la parte del ladro non la fa il contribuente .
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