Qualche giorno fa ho sentito per radio di un’inchiesta in base alla quale la disaffezione dei cittadini alla politica sarebbe da collegare al fatto che il Parlamento Italiano costa da solo quanto costano tutti assieme il Parlamento spagnolo , francese , inglese e tedesco . Il mio commento è triplice . Prima cosa : mentre i pettegolezzi dell’una parte politica contro l’ altra trovano sempre ampio spazio su tutti gli organi di stampa , queste notizie globali , riguardanti tutti assieme quelli che ci rappresentano (praticamente i nostri dipendenti) non trovano mai alcun risalto . Seconda considerazione : più che una questione di costo è per me una questione di produttività . Se infatti l’inchiesta avesse avuto come oggetto quanti problemi esistevano ,ad esempio , dieci anni fa e quanti di questi problemi sono stati risolti , tralasciando i nuovi nati nei detti 10 anni, allora sarebbe emerso che il vero motivo di disaffezione dei cittadini per la politica è la consapevolezza di strapagare della gente che va al governo per fare solo i propri interessi personali senza risolvere i problemi comuni della gente . La prova di questa affermazione è che assistiamo da anni a sempre gli stessi discorsi programmatici dei politici ( contenimento della spesa pubblica , aumento della produttività , lotta all’evasione fiscale , riduzione del disavanzo pubblico , manovra bis , avvio delle grandi opere ecc. ) ma gli unici cambiamenti avvenuti sono quelli a danno dei cittadini (azzeramento delle rendite finanziarie , peggioramento dei servizi pubblici , riduzione del potere d’acquisto ecc.) . La terza ed ultima considerazione è che nonostante la disaffezione dei cittadini verso la politica emerge un crescente interesse diffuso per entrare nel mondo della politica . Gli aspiranti , guarda caso , non sono i migliori ma quelli che cercano , attraverso la politica , uno spazio che diversamente non riuscirebbero mai a conquistare con la propria professionalità.
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