Trovo sempre grande imbarazzo a darmi una collocazione politica in Italia , nonostante la vastità delle offerte sul mercato , cioè del numero di partiti fittiziamente riuniti in due grandi schieramenti . Certamente la mia sensibilità sociale ed il mio grado di cultura mi spingerebbero verso il centro-sinistra ma talune esternazioni degli esponenti della cosiddetta Unione mi costringono a guardare al centro-destra sia per la più coerente politica estera sia per le mie convinzioni in campo economico . Al centro-destra ci sto però stretto sia per il basso livello culturale sia per la scarsa sensibilità all’innovazione. Praticamente mi ritrovo quindi , mio malgrado, talvolta a destra e talvolta a sinistra perché ciascun schieramento dice sempre delle cose per me giuste.
Sono però contro la destra e la sinistra quando parlano troppo e litigano , gli uni contro gli altri su tutto , anche sulle questioni più futili . E sono contro di loro anche quando alle loro tante , troppe parole non seguono i fatti o seguono con tempi biblici , diventando realtà quando la realtà è completamente cambiata e quanto deciso è obsoleto . Come quando si progetta una strada che viene realizzata quando ne servono almeno due (ogni riferimento alla Messina –Palermo è casuale) . Decidere così è come non decidere ,il che significa far decidere agli altri , più concreti. Da questa assenza o comunque perenne ritardo dello Stato nasce la delinquenza , la mafia , la camorra ,la drangheta e roba simile , dato che la gente ha bisogno di essere governata , di vedere delle regole di “buon senso” applicate con risvolti positivi sul piano pratico della qualità della vita comune . La gente comune vede in modo sfocato i grandi temi , pur importantissimi, del conflitto d’interessi , delle privatizzazioni , delle alleanze internazionali ecc. ecc. Io non mi meraviglio che a Napoli , e non solo, la malavita sia preferita allo Stato e ci soffro .
Non tutti hanno ancora capito , impegnati in contorte interpretazioni dei risultati elettorali che a breve diverranno un’allucinante ricorrenza mensile , che l’ incomprensione tra politica e gente ha oramai raggiunto da noi un livello tale da fare votare la gente contro chi governa indipendentemente dalle ideologie . Se è vera questa mia teoria vedremo in futuro un’alternanza eterna al potere tra destra e sinistra e questo sarà un grave danno per il Paese perché la maggioranza del tempo verrà impiegata da chi governerà , invece che a lavorare , a smontare tutto quanto costruito dagli altri . La tela di Penelope rivive in Italia .
La mia cura ? Semplicissima . Destra e sinistra devono impegnarsi a costruire assieme una base comune per risolvere in accordo i problemi più urgenti , quelli che ci stanno facendo perdere competitività e credibilità a livello internazionale . Prima bisogna quindi preoccuparsi della sopravvivenza del Paese (per evitare di precipitare nel III Mondo) , cioè di edificare delle strutture di cemento armato, e poi dedicarci alle “rifiniture” , ovviamente diverse a gusto della destra e della sinistra . Importanti per carità ma certo non come le basi senza le quali le “rifiniture” sarebbero fragili e precarie . Attorno a questo tavolo di unità nazionale ( e non unità degli uni contro gli altri) bisognerebbe far sedere solo le persone di “buon senso” capaci di dialogare e capire le ragioni di tutti . Io penso che tra migliaia di politici almeno una diecina con questa mentalità li si possa trovare . Bisognerebbe dar loro l’incarico di “salvare la patria” con l’obbligo di raggiungere un accordo . Trovate le soluzioni di “sopravvivenza” bisognerebbe poi applicarle e soprattutto farle rispettare , il punto più delicato. Mi viene in mente la storiella dei due asinelli legati che tirandosi in senso opposto per raggiungere ciascuno la sua porzione di cibo , diametralmente posta , non riuscivano a mangiare ed anzi si strangolavano mentre provando poi ad andare assieme prima in una direzione del cibo e poi nell’altra mangiarono e furono soddisfatti . Vogliamo essere più stupidi degli asinelli ? Certo il livello dei messaggi elettorali è molto basso … ma non esageriamo , la speranza è l’ultima a morire .
L’Unione contro gli altri (libera interpretazione dato che non viene specificato di cosa) invece che nel fare le cose con gli altri , anche se di “pelle nera” , sui temi di comune interesse , liberi da ossessioni elettorale e da mania di strumentalizzazione della gente ( che ha le scatole veramente piene di questo modo di fare ) non fa la forza .
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